gen112012
La cardiopatia ischemica (CHD) - come è noto - è una malattia assai frequente nei soggetti anziani ed è associata ad un peggioramento della qualità di vita e ad elevata mortalità. Nei pazienti anziani con CHD molto spesso si riscontrano più malattie croniche associate (nel 79% degli uomini e nel 69% delle donne), con conseguente peggioramento della prognosi (sia in termini di mortalità che di ospedalizzazioni) e con più elevato consumo di risorse sanitarie. In queste situazioni cliniche il peggioramento dell’outcome può essere determinato dalla presenza di complesse interazioni fisiopatologiche tra le differenti patologie associate e dalla difficile gestione e coordinamento delle terapie farmacologiche necessarie. Ciò significa che il processo di ‘decision-making’ diagnostico-terapeutico risulta difficoltoso in termini di scelta delle priorità cliniche da trattare e di armonizzazione dell’approccio terapeutico.


gen112012
Un lavoro pubblicato a novembre da un gruppo di ricercatori olandesi sul J Am Geriatr Soc ha riscontrato che livelli alti di colesterolo e di non-HDLc sono associati con un più basso rischio di mortalità non cardiovascolare e totale. Ciò vale soprattutto...

dic132011
Una vedova di 75 anni presenta una storia di demenza progressiva nell’arco di sei mesi. I sintomi sono caratterizzati da andatura aprassica, declino cognitivo variabile e comparsa di incontinenza sfinterica. L’anamnesi è completamente negativa per patologie...

nov262011
Nel 2050 la spesa sanitaria pubblica supererà i 280 milioni di euro, per un rapporto rispetto al Pil pari al 9,7%. È la stima che arriva dal Rapporto Meridiano sanità 2011, l’analisi di European House Ambrosetti sulle dinamiche economiche del Ssn. Per...

nov212011
La combinazione di bassi livelli di vitamina D (25-OHD) e di elevate concentrazioni di paratormone (Pth) risulta associata in modo indipendente a morte cardiaca improvvisa (Scd) tra gli adulti anziani anche senza malattie cardiovascolari. Lo rivela uno...

nov92011
Negli Stati Uniti e in Europa l’assunzione di integratori alimentari è aumentata in modo significativo negli ultimi anni. Spesso l’obiettivo dei consumatori è la prevenzione di patologie croniche, tuttavia permangono numerose lacune sulle conseguenze...

nov82011
Nell’immaginario collettivo, l’utilizzo degli “integratori” multivitaminici o di una supplementazione con i sali minerali si dovrebbe accompagnare ad un miglioramento quali-quantitativo della spettanza di vita. Nonostante questa diffusa convinzione,...

ott282011
Le fratture osteoporotiche del collo del femore (Ohf) non interessano solo gli anziani, e il loro studio in soggetti più giovani permette di identficare profili demografici peculari e comorbilità associate la cui conoscenza è utile ai fini della prevenzione....

ott92011
La fibrillazione atriale (Fa) non soltanto è associata al rischio di sviluppare declino cognitivo nell'anziano, ma può anche essere considerata come un fattore di rischio per demenza e depressione, anche in assenza di storia medica di pregressi ictus....

set202011
Negli ultimi anni in Italia si riscontra una riduzione dei tassi di ospedalizzazione degli anziani. Ciò non è controbilanciato da un'aumentata offerta di cure domiciliari o di servizi infermieristici, mentre invece si assiste a una diminuzione della...