Vedo che questo "forum" si svolge con lo stesso argomento anche qui. Inserisco con un "copia e incolla" la mia opinione che avevo riportato dall'altra parte.
Provo a entrare in questo scottante argomento sul terrorismo col "terrore", confesso, di essere frainteso. Tuttavia cercherò di esprimermi nel modo più dettagliato possibile per fugare, quantomeno, anche il semplice sospetto che possa essere favorevole agli atti terroristici: SONO SFAVOREVOLE AL TERRORISMO COSI' COME LO SONO ALLE GUERRE!!!
Ciò premesso mi permetto di far notare che si sta affrontando un argomento non propriamente di pertinenza medica e, dunque, se non ho dubbi che siamo la categoria più indicata per affrontare i temi di carattere squisitamente medico ho, invece, serie perplessità che possiamo rappresentare la categoria più indicata per affrontare autorevolmente il tema del terrorismo.
Le mie riflessioni al riguardo partono, pertanto, dalla consapevolezza della mia ignoranza sul tema, ma anche dalla consapevolezza, derivante da numerosi messaggi che ricevo più o meno indirettamente ("leggendo tra le righe" per intenderci!) che mi rendono molto sospettoso relativamente all'affidabilità delle fonti che ci mostrano il terrorismo come un fenomeno che nasce dalla "depravazione" dei terroristi e non, piuttosto, ad esempio, da una reazione a una costante e protratta violazione dei diritti umani perpetrata da "santi e democratici popoli" come quello americano che si preoccuperebbero, appunto, esclusivamente di diffondere nel mondo "santità e democrazia"!
Mi chiedo quale fiducia possa avere verso gli Stati Uniti d'America che attaccano un Paese (con una guerra che provocherà tantissimi morti) perchè "sospettano" che quel Paese nasconda armi chimiche (che non verranno poi neanche trovate!)...proprio
loro che non solo possiedono (senza neanche avere il pudore di nasconderle!) le armi nucleari (ben più pericolose e devastanti di quelle chimiche!), ma che, addirittura, LE HANNO ANCHE USATE, già 60 anni fa (troppo "remoto" l'evento per ricordarcelo?), radendo al suolo 2 intere città giapponesi che hanno continuato a contare morti anche negli anni successivi a causa delle radiazioni.
In quella guerra, faccio notare, ci sono entrati dopo "Pearl Harbour" che la storia riprenderà in esame, a distanza di parecchi anni, come un' operazione in cui gli Stati Uniti più che "vittime" sembrerebbero essere stati "artefici" (allo scopo di "convincere" il presidente degli Stati Uniti - uomo evidentemente illuminato che avrebbe voluto evitare una sanguinosa guerra al suo popolo - creando un caso che portasse l'opinione pubblica a rivoltarsi contro il "non interventismo" di Roosvelt). Con un popolo capace di simili "bravate" non mi meraviglierei che le torri gemelle colpite NELLA LORO SOMMITA' dagli aerei crollino esattamente come avviene per gli edifici che devono essere demoliti e ALLA CUI BASE gli artificieri sistemano le cariche esplosive controllate. Qualche giorno prima del crollo delle torri ci sarebbe stato un "black-out" nelle stesse e un'equipe di "elettricisti" aveva lavorato a lungo nei sotterranei (elettricisti o artificieri?)
Non parliamo di "fantapolitica" SOLO quando si mette in discussione l'onestà degli americani, rischiamo di non essere imparziali!
Diciamo che fantapolitica può essere tutta, anche quella che cerca di portarci a odiare il mondo arabo a tal punto da entrare in guerra con la leggerezza e la leggiadria che i nostri governi tanto apprezzerebbero!
Vi dico solo che noi non siamo in condizioni di sapere come stanno esattamente le cose, ma personalmente, non prendo posizioni contro UN popolo in particolare! I lati negativi non mi limito a osservarli da una parte sola, ma, per quanto p