che dire? mi sembra che simili evidenti ovvietà, più che esprimere la sapienza equilibrata di un approccio peraltro condivisibile, mettano in luce un avvitamento specialistico ormai incapace di indicare nuovi percorsi conoscitivi.
Sono sempre diffidente quando gli specialisti avocano a se i casi, sottraendoli alla pratica ed impendendo una crescita comune dei saperi condividendo le esperienze.
Piero Bini, Torino