In realtà il maggior consumo di farmaci dovrebbe esserci nei primi due anni di scolarizzazione, che solo in pochi casi ricadono (parzialmente) nei primi due anni di vita del bambino. Inoltre le patologie più comuni nei primi due anni di vita sono per lo più ad eziologia virale, per cui non dovrebbero necessitare, nella maggioranza dei casi, di terapie specifiche. A mio parere, dunque, questo dato non è fisiologico e neppure positivo. Benedetto Scarpellino, pediatra ASL Salerno