Nell'articolo solo chiacchiere inutili e fuorvianti.
Va ancora una volta ribadito che il virus si trasmette per via aerea, e che alcuni recenti studi stanno avallando quello che si sospettava già e, cioè, che gli asintomatici ed i pauco sintomatici sono individui con una risposta infiammatoria al virus geneticamente regolata. Nel senso che le risposte infiammatorie di questi particolari fenotipi sono smorzate e portate al livello necessario per bloccare il virus senza scatenare processi auto-infiammatori massivi. Questo giustifica l’utilità e l’efficacia dei Fans ed il loro uso a casa, ovviamente in ospedale vi sono risorse differenti, ma qui parliamo di casa. A scopo preventivo potrebbe essere utile una integrazione con antiinfiammatori naturali (cioè metaboliti prodotti dall’organismo stesso) come, vitamine varie (C, E, D3, spesso carenti negli anziani), acido 6,8,ditio-ottanoico (lipoico), L-carnitina (prodotti mitocondriali e di membrana che diminuiscono con l’età), e così via, senza scomodare i costosi intrugli vegetali di dubbia origine e ignoto effetto molto in voga e parossisticamente pubblicizzati ad usum stultorum et indoctorum.
L’uso del Paxlovid non è molto chiaro e lascia molti dubbi sulle sue capacità di fare prevenzione, una scarsa capacità che del resto è stata apertamente comunicata su Science dalla stessa Pfizer.
Alla fine, vaccino e mascherina rimangono i “fondamentali” ed unici strumenti di reale prevenzione e cura con robuste basi scientifiche.
Stiamo sottovalutando la terza e la quarta dose. È vero che la mortalità generale è ridotta, ma la pandemia è sempre lì, ed intorno ai 65 anni iniziano le fragilità. In attesa di cosa accadrà in autunno, Giorgio Palù dice: L'unico dato che resta allarmante è quello dei morti, perché è come se ogni giorno cadesse un aereo.
Evidentemente aprire le finestre non basta perché …. l’aereo cade lo stesso.
Oggi, il problema principale è tutto nella protezione degli anziani fragili che al chiuso in casa non viene attuata in modo efficace dai familiari perché nessuno dice loro cosa e come fare.
Secondo voi, chi dovrebbe dare le corrette spiegazioni alle famiglie?
Le risposte possibili sono solo tre: il Ministero della Salute, gli “esperti” del CTS e/o dell’ISS, il medico curante.
Vi lascio la scelta della risposta.
Un saluto