Lei ha molte ragioni: i nostri politici, spesso supportati in ginocchio da vari nostri colleghi(?) non ne hanno azzeccata una da decenni. La crisi del ruolo medico ha radici lontane, dalla delegittimazione delle professioni liberali e intellettuali (lotta di classe), all'impoverimento culturale fin dalle scuole pre-universitarie, al logoramento mediatico della competenza a favore del tecnicismo e della fedeltà a un partito o a una corrente.Oggi ci troviamo contratti scaduti da anni , le remunerazioni peggiori d'Europa, lo strapotere di amministrativi vari, spesso incompetenti e l'acquiescenza dei colleghi anestetizzati da anni di condiscendenza e individualismo becero che non ci rende capaci di rappresentare i nostri GIUSTI interessi.
E tutto questo si supera togliendo il numero chiuso? Si otterrà l'ulteriore proletarizzazione del ruolo medico, malpagato, non considerato e sempre meno rappresentato!!Intanto prosegue la fuga all'estero (io sono uno di quelli, lasciando un primariato!). Mentre le nostre borse di studio per gli specializzandi sono le più misere ( e poche, queste sì!!) d'Europa.n Il declino dell'Italia prosegue e la situazione medica ne è un paradigma!
Auguri a tutti!!