set132011
Al momento del ricovero di un soggetto con infarto miocardico acuto, la semplice combinazione della conta leucocitaria e del Timi (thrombosis in myocardial infarction) risk score può fornire ulteriori informazioni utili a predire gli outcomes dei pazienti....

set122011
Il fatto I familiari di un paziente deceduto presso una struttura ospedaliera il 18 luglio 2005 a causa di infarto miocardio acuto, complicato da scompenso cardiaco, agivano in giudizio nei confronti del medico curante, per ottenere il risarcimento del...

lug152011
Un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic, impegnati nella formulazione delle Linee Guida sulla supplementazione con Vitamina D che la Endocrine Society ha recentemente pubblicato, si è interessato del problema riguardante i rapporti fra terapia con...

lug72011
Quasi l'80% dei pazienti con sindrome coronarica acuta (Acs) presenta anomalie della glicemia (iperglicemia o riduzione del metabolismo glucidico). In questi casi, al fine di rivelare un diabete precedentemente non diagnosticato, i livelli di glicemia...

lug52011
Un network per l’interoperabilità che collega 118, Pronto soccorso, Unità operative di cardiologia, Utic e laboratori di emodinamica. E’ la “Rete per l´infarto miocardico acuto in Sicilia”, disegnata nell’impalcatura da un decreto pubblicato nel Bur regionale...

giu142011
Nei pazienti in terapia con acido acetilsalicilico (Asa) dopo un primo infarto del miocardio, un trattamento con inibitori di pompa protonica appare associato a un rischio aumentato di eventi cardiovascolari. Lo rivela uno studio retrospettivo danese,...

giu82011
I supplementi di calcio non sono sempre salutari: una ri-analisi dei dati del WHI CaD Study, completata dalla metanalisi di altri studi similari, ha evidenziato come la supplementazione di calcio sia correlata ad una maggior incidenza di eventi...

mag112011
Nei soggetti ad alto rischio di infarto miocardico acuto con sovraslivellamento ST (Stemi), il profilo degli stessi fattori di rischio e il quadro angiografico cambiano notevolmente a seconda se il paziente è un giovane adulto (<40 anni) o è più anziano...

mag112011
Una ridotta densità minerale ossea (Bmd) a livello del collo femorale e dell'anca si associa a un rischio aumentato di infarto del miocardio in entrambi i sessi (con maggiore evidenza però nei maschi), ampiamente indipendente da fumo, ipertensione, ipertrigliceridemia...

apr42011
Nei pazienti con sospetta sindrome coronarica acuta (Acs), l'esecuzione di un esame della troponina sensibile dà luogo a un aumento delle diagnosi di infarto miocardico (Im) e permette di identificare i pazienti ad alto rischio di Im ricorrente e morte....