Infarto

ott202010

Maggior rischio comorbidità nei pazienti affetti da Bpco

I pazienti affetti da broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco) hanno probabilità sostanzialmente maggiori di avere una malattia cardiovascolare, il diabete o un ictus preesistenti, e sono ad alto rischio di eventi arterovascolari acuti, in particolare...
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ott152010

Angioplastica primaria efficace e sicura in pazienti molto anziani

In caso di infarto miocardico acuto con sovraslivellamento del tratto ST, pazienti molto anziani (novantenni) selezionati traggono beneficio da un’angioplastica primaria effettuata con successo. Il trattamento non influenza la scarsa prognosi dei...
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set92010

Sibutramina aumenta il rischio di infarto e ictus non fatali

I pazienti in sovrappeso od obesi con preesistenti problemi cardiovascolari e sottoposti a trattamento a lungo termine con sibutramina presentano un accresciuto rischio di infarto miocardico non fatale e di ictus non fatale, ma non di morte cardiovascolare...
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lug152010

Meno fibrillazione con statine post infarto

Una terapia con statine, iniziata entro un mese dalla dimissione ospedaliera, è associata in modo indipendente a una riduzione del rischio di fibrillazione atriale (Af) di nuova insorgenza dopo infarto acuto del miocardio (Ima) o rivascolarizzazione...
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apr282010

Ridotta mortalità da Ace-inibitori nel post-infarto

Cardiologia In pazienti infartuati non selezionati, il trattamento con Ace-inibitori si associa a una riduzione della mortalità a un anno, soprattutto nei soggetti che presentano insufficienza cardiaca o disfunzione renale, e a una lieve diminuzione...
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apr192010

Modelli matematici per soccorso agli infartuati

Al Politecnico di Milano i numeri sono protagonisti di due progetti per ottimizzare i soccorsi in caso d’infarto. «Nel 2008 il laboratorio Mox ha elaborato modelli matematici per razionalizzare questo tipo di interventi in tutta la provincia» spiega...
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apr192010

Cuori rosa trascurati

Stanchezza improvvisa, nausea, emicrania, vertigine: una donna colpita da questi sintomi difficilmente pensa che siano campanelli d’allarme per l’infarto. Medici, mezzi d’informazione, programmi Tv spiegano, infatti, che generalmente un...
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apr192010

Stenting diretto riduce gli infarti

Nell’intervento coronarico percutaneo è preferibile ricorrere all’impianto diretto dello stent, proposto circa dieci anni fa come alternativa alla tecnica tradizionale, o continuare a utilizzare lo stenting convenzionale con preventiva...
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mar152010

Infarto: ridotto rischio trombotico da Asa

La mancanza di reflusso miocardico può impedire di cogliere il beneficio di una rivascolarizzazione coronarica urgente in pazienti con infarto miocardico a elevazione acuta del tratto St (Stemi). Tra i meccanismi patogenetici coinvolti, l’embolizzazione...
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mar22010

Stadi europei non sicuri per il cuore

Cardiologia Gli stadi di calcio europei sono ancora scarsamente attrezzati per far fronte a un’emergenza cardiaca. Defibrillatori spesso assenti, anche negli impianti a maggiore distanza dal più vicino ospedale, carenza di personale qualificato...
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