lug142009
Cardiologia-cardiopatia ischemica Lanemia nei pazienti con un recente infarto miocardico acuto complicato da insufficienza cardiaca è associata ad un aumento del rischio di ricovero e mortalità. Questo evento dunque è foriero di...

giu232009
Cardiologia-cardiopatia ischemica Il fenotipo iperlipidemico familiare combinato (FCHL) rappresenta uno dei principali fattori di rischio di infarto miocardico ad età molto giovanili. Questo fenotipo è caratterizzato da ipercolesterolemia...

giu122009
Luso di basse dosi di acido acetilsalicilico (ASA) nella prevenzione primaria degli eventi vascolari, quali infarto miocardico e ictus, non sarebbe giustificata nei soggetti sani con basso rischio di coronaropatia. La riduzione netta degli eventi...

giu122009
Nei pazienti con coronaropatia acuta senza sopra-slivellamento del tratto St, inclusi quelli con angina instabile e infarto del miocardio, una strategia invasiva di rivascolarizzazione tramite angioplastica percutanea o by-pass è sicuramente utile,...

giu122009
Inserendosi in un acceso dibattito sullutilità di un controllo intensivo del glucosio nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, una nuova metanalisi dimostra come, rispetto a un trattamento standard, uno stretto controllo glucidico riduca...

giu92009
Cardiologia-cardiopatia ischemica La RM cardiaca T2-STIR può identificare il miocardio a rischio fino ad una settimana dopo del ripristino della pervietà di una coronaria occlusa. Questa tecnica può anche identificare il miocardio che...

giu72009
Neurologia-vasculopatie cerebrali Quasi la metà degli ictus che intervengono dopo un TIA lo fanno entro le prime 24 ore, il che sottolinea la necessità di interventi demergenza. In questi casi la scala ABCD, un parametro convalidato...

apr212009
Cardiologia-cardiopatia ischemica Nei pazienti con cardiopatia ischemica, il test della perfusione miocardica con SPECT filtrata predice la prognosi più accuratamente rispetto ad altri metodi. La presenza di anomalie perfusionali a riposo e sotto...

mar302009
Cardiologia-cardiopatia ischemica I livelli di CRP risultano molto più ampiamente ridotti con la sola somministrazione di statine che con laggiunta di beta-bloccanti dopo un infarto acuto., il che indica che questi ultimi farmaci attenuino...

mar162009
Cardiologia-cardiopatia ischemica I pazienti al di sopra dei 75 anni con STEMI (infarto miocardico con sopraslivellamento ST) traggono dal PCI (rivascolarizzazione coronaria percutanea) gli stessi benefici dei pazienti più giovani. I dati sugli...